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La Città

Insieme alla denominazione e ubicazione iniziali gli antichi sub-quartieri, che hanno dato origine al Paese, hanno mantenuto nel tempo la configurazione topografica e socio-ambientale: in posizione centrale e pianeggiante il Quartiere "Piazza" attorniato su tre lati dai tre Quartieri, ciascuno sorto su un'estesa collinetta di modesto rilievo: a nord il Quartiere "Sciara-Lavina", ad ovest il Quartiere "Pauloti", a sud il Quartiere "Battiati".
Sebbene ormai collegati al centro da strade che sono state quasi tutte inserite nel tessuto urbano, gli antichi sub-quartieri, divenuti nel tempo i Quartieri del Paese, presentano un aspetto in parte conservativo degli originari nuclei abitativi, avendo subìto nei secoli il naturale ampliamento con nuovi insediamenti, continuato fino ai giorni nostri, con la conseguente trasformazione, in parte, dell'antica fisionomia, in quanto non stravolta da una cementificazione edile massiva, grazie agli oculati piani regolatori adottati negli anni fino a quello attuale, che hanno rispettato l'esiguità e le peculiarità del territorio comunale. Sono sorte, infatti, eleganti zone residenziali, in gran parte a ville singole, ricche di verde. Tuttavia rimangono a testimonianza del passato le chiese.

A differenza degli altri "Casali/Quartieri", divenuti poi anch'essi Paesi/Comuni autonomi, quali S. Antonio, S. Filippo, Valverde, Catena e Trezza, appartenenti come Bonaccorsi all'antica e particolarissima Città feudale di Jaci Superiore, quet'ultimo per ragioni difficilmente documentabili, non fu mai "premiato" dai suoi "padroni" con la costruzione di palazzi baronali o di conventi.
Pertanto le sole costruzioni di qualche interesse storico-architettonico sono le chiese. Esistenti ab antiquo, una per ogni Quartiere, oggi si presentano di maggiori dimensioni rispetto a quello che erano nel passato, ma sono di modesto stile architettonico e non contengono capolavori artistici.

Nel Quartiere "Battiati" si trova la chiesa dedicata a S. Lucia; a "Pauloti" quella in origine dedicata a S. Stefano, poi alla Madonna delle Grazie.
A "Sciara-Lavina" la chiesa, divenuta parrocchiale negli anni '40 (del secolo appena trascorso), è dedicata a Maria SS. Ritornata. Infine nel Quartiere "Piazza" la chiesa Matrice e la chiesa di Sant'Antonio Abate e della Consolazione, probabilmente la più antica fra tutte, come indicato nei precedenti cenni storici, risalente probabilmente ad un periodo tra l' 11° e il 12° secolo d. C. in una prima costruzione, rimaneggiata e forse ampliata nei primi decenni del 18° secolo.
Tra i vari quadri che si trovano sugli altari della chiesa Madre il più suggestivo è quello raffigurante la lapidazione di Santo Stefano Protomartire, il Patrono della Comunità, attribuito alla scuola di Giacinto Platania (sec. XVII).  Merita una speciale menzione ancora un quadro, forse fra i cimeli più interessanti del Paese, esposto nella Sagrestia, raffigurante una pregevole "Annunciazione", dipinta nel 1793 dal pittore Vincenzo Sciuto, del vicino Aci S. Antonio, il cui recente restauro, infatti, ha portato alla luce una scritta (contenuta nel cartiglio ma cancellata ad arte, a suo tempo) che testimonia 1'appartenenza ad Aci Bonaccorsi, e quindi un'estensione più ampia del suo territorio, di un'altra chiesa, dedicata proprio all'Annunziata, sempre ubicata sul ciglio del torrente, al vecchio confine con il Comune di Viagrande, oggetto di grandi dispute tra i due Comuni sul finire del XVIII secolo.

Tra le varie statue conservate nella Matrice la più antica e venerata è quella del Protomartire.
Nella chiesa del Quartiere "Battiati" sono esposti alla venerazione dei fedeli un quadro della Madonna del Buon Consiglio e una statua di Santa Lucia. In quella di "Pauloti" una statua lignea della Madonna delle Grazie e un quadro molto interessante per il suo contenuto storico relativo alle origini del Quartiere ("Pauloti" avrebbe derivato il nome dalla famiglia dei "Pauli", proveniente dalla calabrese città di Paola), raffigurante la Madonna, S. Stefano e S. Francesco di Paola. Nella chiesa parrocchiale di "Lavina" un piccolo quadro incornicia un assai espressivo volto di Maria su lastra d'ardesia, divenuto nel tempo oggetto di fervente culto. Va ricordato, infine, che la chiesa della Consolazione e di Sant'Antonio Abate è interamente affrescata con scene del Nuovo Testamento e figure di Santi.
Dal punto di vista delle tradizioni popolari e del folklore, i Quartieri conservano e rivivono ogni anno ciascuno nella propria ricorrenza grandi momenti di fervore popolare in occasione della festa rionale dedicata al culto della Vergine Maria o del Santo ivi venerato, con l'organizzazione, accanto a quella religiosa, di manifestazioni folkloristiche e di eventi di grande richiamo popolare, quali il pubblico incanto dei doni offerti, l'albero della cuccagna, la "corsa nei sacchi", la "schiacciata delle angurie", le rappresentazioni del teatro dialettale, la preparazione e la degustazione di piatti e dolci tipici: così a "Battiati" per S. Lucia, a "Pauloti" per la Madonna delle Grazie, a "Sciara-Lavina" per la festa di Maria SS. Ritornata.